Discussione:
Quanto acido c' è in una batteria?
(troppo vecchio per rispondere)
Chris
2005-03-02 22:27:11 UTC
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Salve a tutti.
Anche se non riguarda una questione motoristica, ho l' esigenza di avere
alcune informazioni circa l' acido delle batterie.
Inanzitutto mi servirebbe sapere in quali proporzioni sono mescolati l'
acido (solforico) e l' acqua; metà e metà o cos' altro?
Ed ancora: avrei l' esigenza di maneggiare il mix acido-acqua e di
conservarlo in recipienti adatti.
Nonostante tutte le cautele con le quali maneggerei questa roba pericolosa,
potrebbe capitare che si versi qualche recipiente. Le mie paure sono queste:
l' acido è sufficientemente diluito da non fare danni oppure se mi si versa
troverò un buco dove si sarà versato l'acido, sul tipo dell' "effetto Alien"
(ho voluto dirlo in modo spiritoso ma il concetto è quello...).
Dovesse mai venire in contatto con della lamiera...
Insomma, capirete bene che trattandosi di acido solforico ho parecchie
paranoie.
Tutte queste domande perchè vorrei tentare l' anodizzazione di alcuni
particolari in alluminio, e leggendo qualcosa sull' argomento in rete
qualcuno consiglia di usare l' elettrolita delle batterie.
Grazie.
RickRD
2005-03-02 23:28:49 UTC
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Wed, 2 Mar 2005 23:27:11 +0100,
Post by Chris
Inanzitutto mi servirebbe sapere in quali proporzioni sono mescolati l'
acido (solforico) e l' acqua; metà e metà o cos' altro?
Sinceramente non ricordo quale sia la concentrazione dell'acido.
Mi permetto pero' di metterti in guardia sulla miscelazione
acqua-acido solforico. La reazione tra queste due sostanze e'
particolarmente violenta e sprigiona una notevole quantita di calore.
Pertanto i due componenenti vanno mescolati con molta cautela,
lentamente ed aggiungendo piccole porzioni d'acido ( e per piccole
intendo piccole) all'acqua.
Mai aggiungere acqua all'acido puro!!!!!!!
Ciao
--
RickRD Finalmente membro del club PPCSP
Honda VTR 1000 F "VelTRo"
+ MitoRD 350 + Yamaha RD350 + Gilera Dakota 350 160%
+ A 112 Abarth 70hp (a riposo) + AR 156 JTD 1.9 115
Mantignana (PG)
"Amor est magis cognitivus quam cognitio" (Tommaso d'Aquino)
acero
2005-03-03 14:21:43 UTC
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Post by Chris
Salve a tutti.
Anche se non riguarda una questione motoristica, ho l' esigenza di avere
alcune informazioni circa l' acido delle batterie.
Ho solo alcune informazioni provenienti da una drammatica esperienza
diretta con quel maledetto liquido.
L'acido contenuto nella batteria corrode e devasta praticamente qualsiasi
cosa. Buca e squaglia i tessuti, rovina i metalli, brucia sulla pelle
anche in minime quantità. Se ti scappa via una gocciolina, ovunque essa si
posi fa un danno, che magari vedi solo dopo un quarto d'ora. Qualsiasi
cosa venga in contatto con l'acido va lavata molto abbondantemente, ma un
bel danno è completamente inevitabile.
Ciò detto, effettivamente in commercio puoi trovare dell'acido cloridrico
puro per fare i rabbocchi nella batteria (cosa da evitare perché più
pericolosa che utile, dato che l'acido non evapora, e se cola fuori la
batteria è da buttare comunque). Ovvio che quella roba è di una
pericolosità mostruosa. Anche mischiandola all'acqua, come già detto, non
reagisce bene. D'altra pare il lavoro di rovesciare la batteria per far
colare fuori l'acido mi sembra una follia da pazzi incoscienti, in
qualsiasi contesto e con qualsiasi precauzione praticata. Da ultimo credo
sia anche molto infiammabile, o meglio esplosiva, perlomeno queste sono le
indicazioni riportate sulla batteria.
Il mio consiglio è di evitare di maneggiare quell'acido, e se proprio lo
vuoi fare mettiti addosso vestiti che sei disposto a buttare via senza
rimpianti, tira via di torno qualsiasi cosa abbia per te un valore, stai
vicino ad un lavandino e agisci con la massima cautela. La miscelazione
della batteria auto (di cui non conosco le percentuali) sulla pelle
provoca un certo bruciore e arrossamento ma niente più se sciacqui subito
molto bene, a me non ha fatto particolarmente male. Però non so dirti se
mi è andata di culo.
Un'ultima cosa: l'acido, anche in quantità infinitesime e non visibili,
continua a far danni, passando da una cosa all'altra. Sembra una
pestilenza, quindi metti in quarantena qualsiasi cosa sia pur lontanamente
sospettata di essere entrata in contatto con un solo schizzo, o entro
pochi giorni gran parte dei tuoi effetti personali sarà rovinata.
Hammer
2005-03-03 19:00:37 UTC
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Post by acero
Ho solo alcune informazioni provenienti da una drammatica esperienza
diretta con quel maledetto liquido.
L'acido contenuto nella batteria corrode e devasta praticamente qualsiasi
cosa. Buca e squaglia i tessuti, rovina i metalli, brucia sulla pelle
anche in minime quantità. Se ti scappa via una gocciolina, ovunque essa si
posi fa un danno, che magari vedi solo dopo un quarto d'ora. Qualsiasi
cosa venga in contatto con l'acido va lavata molto abbondantemente, ma un
bel danno è completamente inevitabile.
Ciò detto, effettivamente in commercio puoi trovare dell'acido cloridrico
puro per fare i rabbocchi nella batteria (cosa da evitare perché più
pericolosa che utile, dato che l'acido non evapora, e se cola fuori la
batteria è da buttare comunque). Ovvio che quella roba è di una
pericolosità mostruosa. Anche mischiandola all'acqua, come già detto, non
reagisce bene. D'altra pare il lavoro di rovesciare la batteria per far
colare fuori l'acido mi sembra una follia da pazzi incoscienti, in
qualsiasi contesto e con qualsiasi precauzione praticata. Da ultimo credo
sia anche molto infiammabile, o meglio esplosiva, perlomeno queste sono le
indicazioni riportate sulla batteria.
L'acido è solforico e non cloridrico....occhio perchè l'acido cloridrico
scioglie istantaneamente anche qualche metallo e quello si che è veramente
pericoloso, anche se in commercio non è facile averlo!
L'acido solforico versato nelle batterie è però parecchio diluito con acqua
( mi pare ce ne sia più del 10% comunque) ma sta tranquillamente nei
contenitori di plastica. Ci sono delle tute da lavoro che resistono anche
agli schizzi (magari durante il riempimento) anche se conviene sempre
sciaquare con acqua.
Mai visto che cambio una batteria perchè l'acido cola fuori, la plastica non
viene assolutamente intaccata, altrimenti la batteria sarebbe un mucchietto
di piombo fuso.... :-))
Non hai troppa pratica vedo, ma in tal caso stai alla larga lo stesso che è
meglio!
--
--
Ciao
Hammer
________________________________________________________


Legge di Oliver
L'esperienza è una cosa che si ottiene nel momento immediatamente successivo
a quello in cui ti sarebbe servita.
________________________________________________________


per rispondermi elimina lo ZAP
***@ZAPlibero.it - http://drink.to/lord
________________________________________________________
Beppe
2005-03-03 20:26:24 UTC
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Post by Hammer
L'acido è solforico e non cloridrico....occhio perchè l'acido cloridrico
scioglie istantaneamente anche qualche metallo e quello si che è veramente
pericoloso, anche se in commercio non è facile averlo!
Hemm ... veramente l'acido cloridrico (anche detto acido muriatico) lo si
trova in tutti i negozi, supermercati o botteghe di detersivi.
Veniva (e viene) usato per disincrostare dal calcare rubinetti e sanitari.
E' uno dei componenti di molti di quei prodotti per la casa cosiddetti
"anticalcare"
Post by Hammer
L'acido solforico versato nelle batterie è però parecchio diluito con
acqua ( mi pare ce ne sia più del 10% comunque)
L'elettrolita per batterie è composto da una percentuale di acido solforico
pari a circa il 30%.

Beppe.
--
Per rispondermi, toglimi l'occhio d'addosso.
marco48
2005-03-03 21:16:26 UTC
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Post by Beppe
Post by Hammer
L'acido è solforico e non cloridrico....occhio perchè l'acido cloridrico
scioglie istantaneamente anche qualche metallo e quello si che è veramente
pericoloso, anche se in commercio non è facile averlo!
Hemm ... veramente l'acido cloridrico (anche detto acido muriatico) lo si
trova in tutti i negozi, supermercati o botteghe di detersivi.
Veniva (e viene) usato per disincrostare dal calcare rubinetti e sanitari.
E' uno dei componenti di molti di quei prodotti per la casa cosiddetti
"anticalcare"
Post by Hammer
L'acido solforico versato nelle batterie è però parecchio diluito con
acqua ( mi pare ce ne sia più del 10% comunque)
L'elettrolita per batterie è composto da una percentuale di acido solforico
pari a circa il 30%.
Beppe.
E' l'acido nitrico che è molto pericoloso, ma non si trova facilmente in
commercio. Se proprio devi lavorare con l'acido solforico, ti consiglio di
munirti di occhiali antinfortunistici, guanti in gomma spessa (non guanti
da chirurgo) abbondante acqua per lavare eventuali gocce cadute, indumenti
vecchi molto pesanti e sopratutto una pompetta in gomma (come le perette
per lavande anali) con tubicino, in modo da aspirare la quantità
desiderata di liquido senza rischiare grossi guai capovolgendo la batteria.
In ogni caso ti consiglerei di indossare un filtro a carboni attivi per
evitare di inalare gas tossici. Auguri e attento.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Beppe
2005-03-03 21:57:37 UTC
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"marco48" <***@virgilio.it> ha scritto nel messaggio news:d07ura$n9g$***@news.newsland.it...

Ti ringrazio per i consigli, ma non sono io a doverci lavorare.
Forse volevi rispondere a Chris, ed invece hai quotato me. :-)
Post by marco48
E' l'acido nitrico che è molto pericoloso, ma non si trova facilmente in
commercio.
So.
Quando lavoravo in distilleria, lo usavamo per ripulire i residui di
borlanda dai silos del concentratore.
Ne facevamo girare 200 quintali (miscelato al 50% con altri 200 quintali di
acqua) per almeno una settimana.
Bello era quando si corrodevano le croste che "turavano le falle" nei
raccordi o quando si scioglieva una guarnizione.
Allora era "doccia all'acido" per il malaugurato di turno.
Ho ancora addosso alcuni segni di un paio di quelle docce.

:-)

Beppe.
--
Per rispondermi, toglimi l'occhio d'addosso.
marco48
2005-03-04 20:32:20 UTC
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Post by Beppe
Ti ringrazio per i consigli, ma non sono io a doverci lavorare.
Forse volevi rispondere a Chris, ed invece hai quotato me. :-)
Post by marco48
E' l'acido nitrico che è molto pericoloso, ma non si trova facilmente in
commercio.
So.
Quando lavoravo in distilleria, lo usavamo per ripulire i residui di
borlanda dai silos del concentratore.
Ne facevamo girare 200 quintali (miscelato al 50% con altri 200 quintali di
acqua) per almeno una settimana.
Bello era quando si corrodevano le croste che "turavano le falle" nei
raccordi o quando si scioglieva una guarnizione.
Allora era "doccia all'acido" per il malaugurato di turno.
Ho ancora addosso alcuni segni di un paio di quelle docce.
:-)
Beppe.
Si scusami ho fatto un pò di confusione a quotare ma penso che Chris abbia
letto lo stesso. Sei quindi pratico di distillerie...è un pò di tempo che
penso di costruirmi un alambicco per produrre la grappa ma ho sempre
parecchi dubbi ed ho rinunciato, se ho bisogno ti dispiace se chiedo a te?
Ciao.
--
questo articolo e` stato inviato via web dal servizio gratuito
http://www.newsland.it/news segnala gli abusi ad ***@newsland.it
Beppe
2005-03-04 21:00:14 UTC
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Post by marco48
Sei quindi pratico di distillerie...è un pò di tempo che
penso di costruirmi un alambicco per produrre la grappa ma ho sempre
parecchi dubbi ed ho rinunciato, se ho bisogno ti dispiace se chiedo a te?
Humm!.
Dove lavoravo io si producevano circa 1000 ettolitri di alcool distillato
nelle 24 ore (lavorazione a ciclo continuo 24/24 ore) con una produzione di
residui di distillazione pari a 25 tonnellate ogni ora.
Che dire, un "alambicco" un tantinino grande. :-)
Per far "bollire" il tutto si usava vapore surriscaldato, prodotto a 400 °C
e 26 bar di pressione.
Il salto di pressione (fino ad arrivare ai 3 bar necessari al funzionamento
dell'impianto) veniva fatto in una turbina accopiata ad un generatore di
corrente da 3 MegaWatt.
La caldaia con alimentazione mista gas metano-nafta, non ti dico quanto
consumava. :-))

Ma se devi fare l'alambicco casalingo ..... :-)) chiedi pure.

Beppe.
--
Per rispondermi, toglimi l'occhio d'addosso.
GenTLe
2005-03-04 09:09:48 UTC
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Ero seduto nel Korova Milk Bar, arrovellandomi il gulliver
Post by Beppe
Veniva (e viene) usato per disincrostare dal calcare rubinetti e
sanitari. E' uno dei componenti di molti di quei prodotti per la casa
cosiddetti "anticalcare"
Non solo: forse non tutti sanno che è il principale addetto alla nostra
digestione. Viene usato nello stomaco (insieme ad altri enzimi) per demolire
il cibo ingerito e farlo diventare una pappetta da passare poi al duodeno.
La famosa "acidità di stomaco" è data da un eccesso di questo acido (e si
combatte con dei composti basici come l'idrossido di magnesio - la famosa
Magnesia San Pellegrino - ), e quei riflussi gastrici che tanto fanno
bruciare l'esofago o la gola son dati sempre da lui :-)
Lo stomaco è protetto da un muco inerte all'acido. Quando ci si piglia una
infezione da Elycobacter Pylori (batterio nocivo che vive nello stomaco) si
hanno problemi nella produzione di questo muco e dove ce n'è troppo poco
l'acido agisce sulle pareti dello stomaco e provoca l'ulcera.
--
GenTLe ...di Varese, provincia.
TL1000S + Mito 125 per la pista
La mia HP: http://digilander.iol.it/thegentle/index.htm

Esistono bionde intelligenti? Si', le birre.
GenTLe
2005-03-04 09:03:57 UTC
Permalink
Ero seduto nel Korova Milk Bar, arrovellandomi il gulliver
Post by Hammer
L'acido è solforico e non cloridrico....occhio perchè l'acido
cloridrico scioglie istantaneamente anche qualche metallo e quello si
che è veramente pericoloso, anche se in commercio non è facile averlo!
Non sono del tutto d'accordo.
Vero che l'acido cloridrico (o muriatico, visto che sempre di HCl si parla)
corrode parecchio, sopratutto metalli morbidi come l'alluminio e le sue
leghe (provocando anche reazioni esogene con produzione di calore), ma lo si
trova tranquillamente fin'anco al 30% in ferramenta o al supermercato. E per
bloccare le reazioni basta tenere a portata di mano una tazza con abbondante
acqua e bicarbonato di sodio (quello che si una anche per i dolci, i
pediluvi ecc ecc) e un pennello per spennellare dove è finito l'acido :-)
Il bicarbonato di sodio (NaHCO3), a contatto con l'HCl forma NaCl + H2O +
CO2, ovvero comunissimo sale da cucina, acqua e anidride carbonica :-)
L'acido solforico (H2SO4) a contatto col suddetto bicarbonato forma Na2SO4 +
H2O + CO2, ovvero Solfato di sodio anidro (che è quasi innocuo, è un
tensioattivo che si usa nei detersivi e se ne va con una sciacquata di acqua
pulita), acqua e anidride carbonica :-)
Io uso la miscela acqua e bicarbonato anche per lavare tutta la zona intorno
alla batteria, dove spesso si forma la corrosiva polverina di acido
solforico. Lo fa schiumare e poi lo inertizza. Poi una bella sciacquata con
acqua corrente e sono a posto per un'altro annetto :-)
--
GenTLe ...di Varese, provincia.
TL1000S + Mito 125 per la pista
La mia HP: http://digilander.iol.it/thegentle/index.htm

Esistono bionde intelligenti? Si', le birre.
CRC
2005-03-04 12:23:13 UTC
Permalink
Post by acero
L'acido contenuto nella batteria corrode e devasta praticamente qualsiasi
cosa. Buca e squaglia i tessuti, rovina i metalli, brucia sulla pelle
anche in minime quantità. Se ti scappa via una gocciolina, ovunque essa si
posi fa un danno, che magari vedi solo dopo un quarto d'ora. Qualsiasi
cosa venga in contatto con l'acido va lavata molto abbondantemente, ma un
bel danno è completamente inevitabile.
Ringrazia quindi che non lavori in un laboratorio chimico... non
sopravviveresti
troppo a lungo... Comunque il potere corrosivo dell'acido dipende dalla sua
concentrazione, non dal suo nome, e quello della batteria non è poi così
concentrato.
Post by acero
Ciò detto, effettivamente in commercio puoi trovare dell'acido cloridrico
puro per fare i rabbocchi nella batteria (cosa da evitare perché più
pericolosa che utile, dato che l'acido non evapora, e se cola fuori la
batteria è da buttare comunque).
Semplicemente se metti HCl invece dell'H2SO4 in una batteria, favorisci
un'altra reazione, e rovini la batteria. Questo però non centra nulla con
l'evaporazione dell'acido. E poi quasi sempre è sufficente rabboccare con
H20
distillata.
Post by acero
Un'ultima cosa: l'acido, anche in quantità infinitesime e non visibili,
continua a far danni, passando da una cosa all'altra. Sembra una
pestilenza, quindi metti in quarantena qualsiasi cosa sia pur lontanamente
sospettata di essere entrata in contatto con un solo schizzo, o entro
pochi giorni gran parte dei tuoi effetti personali sarà rovinata.
Calma...l'acido non agisce in eterno, sia chiaro. Dopotutto basta immaginare
quello che succede: la "forza" dell'acido dipende dalla naturalezza con cui
libera
gli H+, con reazioni di dissociazione del tipo H2SO4 + H2O --> H3O+ + H2SO4-
Ergo l'azione dell'acido termina quando sono terminati gli H+ da liberare.
Sai ben chiaro che non agisce all'infinito, a meno che non lo versi
all'infinito ;))

Ciao

--
---
CRC
(20, 55 (or 35), BA)
AX 11 TZX & Mito EV 125 full power!! (smontata)
Freearijello
2005-03-05 12:11:31 UTC
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Post by CRC
Calma...l'acido non agisce in eterno, sia chiaro. Dopotutto basta immaginare
quello che succede: la "forza" dell'acido dipende dalla naturalezza con cui
libera
gli H+, con reazioni di dissociazione del tipo H2SO4 + H2O --> H3O+ + H2SO4-
Ergo l'azione dell'acido termina quando sono terminati gli H+ da liberare.
Veramente la reazione di dissociazione acido-base non è una reazione
stechiometrica (cioè che avviene fino a quando non finisco i reagenti)
come la combustione, ma è una reazione di equilibrio, cioè (in prima
approssimazione) avviene fin quando non si arriva una certa
concentrazione di ioni H30+ e base coniugata dell'acido. Se si altera
questo equilibrio indroducendo catalizzatori, o variando la
concentrazione di uno dei reagenti o dei componenti, la reazione
reagisce portandosi verso l'equilibrio nuovamente (le chatelier)
Post by CRC
Sai ben chiaro che non agisce all'infinito, a meno che non lo versi
all'infinito ;))
Veramente a livello microscopico la reazione continua all'infinito...
:-) Stranezze della chimica degli equilibri...
CRC
2005-03-06 11:15:11 UTC
Permalink
Ciao Freearijello, you wrote in message
Post by Freearijello
Veramente la reazione di dissociazione acido-base non è una reazione
stechiometrica (cioè che avviene fino a quando non finisco i reagenti)
come la combustione, ma è una reazione di equilibrio, cioè (in prima
approssimazione) avviene fin quando non si arriva una certa
concentrazione di ioni H30+ e base coniugata dell'acido.
No, calma. Per prima cosa E' una reazione stechiometrica, in quanto
stechiometrico vuol dire "nelle giuste proporzioni", e non ho mai detto che
non sia una reazione all'equilibrio, in quanto TUTTE le reazioni di
qualsiasi
sono all'equilibrio. Inoltre non stiamo parlando di una reazione che evolve
in
un sistema isolato con la sola presenza di reagenti e prodotti, ma di una
reazione
di dissociazione che ci aiuta a capire come l'acido funziona.
La concentrazione di H3O+ se questi agiscono su un qualunque substrato
di attacco (specie se facilmente ossidabile) è in via pratica sempre molto
vicina
allo zero, per cui proprio per Le Chatelier l'equilibrio è noltevolmente
spostato
verso destra e la dissociazone procede fino a terminare i prodotti.
Post by Freearijello
Se si altera
questo equilibrio indroducendo catalizzatori, o variando la
concentrazione di uno dei reagenti o dei componenti, la reazione
reagisce portandosi verso l'equilibrio nuovamente (le chatelier)
Questo lo so benissimo, e non solo i catalizzatori variano l'equilibrio,
ma anche temperatura, pressioni, etc etc.
Spiegami però perchè dovresti catalizzare la già violenta reazione dell'
H2SO4...
Post by Freearijello
Post by CRC
Sai ben chiaro che non agisce all'infinito, a meno che non lo versi
all'infinito ;))
Veramente a livello microscopico la reazione continua all'infinito...
:-) Stranezze della chimica degli equilibri...
Questa è bella, vorrei che me la spiegassi.
A prescindere da come si fanno i calcoli per una ossido-riduzione,
non si può certo dire che una reazione di questo tipo proceda all'infinito,
ne' a livello macroscopico ne' microscopico (inoltre non so neanche cosa
intendi
per livello macroscopico in una reazione, la schiumetta forse? ;)).
Basta immaginare cosa avviene alla configurazione elettronica dei vari atomi
che compongono le molecole dei materiali interssati.
Una reazione altro non è che uno scambio di energie e una ricombinazione
delle stesse, e certo non si può dire che continui all'infinito.
Visto che parli di chimica degli equilibri ti lancio un'ancora di salvezza:
ti stavi forse riferendo all'equilibrio mobile?
Nessuno lo mette in dubbio che l'equilibrio si ha quandola velocità delle
due reazioni competitive si eguaglia, ma non è certo il caso dell'acido
versato su un pantalone o su un camice, poichè come ti ripeto
in questo caso non si può parlare di equilibrio....
E comunque ogni reazione è tratta a livello microscopico, in quanto già
tratti
con molecole e atomi che non vedi ad occhio nudo... e non vedo il motivo
per annoiare IDM con discussioni sulla configurazione elettronica degli
atomi di
C e H di un jeans sotto l'azione di un ossidante...
Ciao
--
---
CRC
(20, 55 (or 35), BA)
AX 11 TZX & Mito EV 125 full power!! (smontata)
Freearijello
2005-03-06 20:48:10 UTC
Permalink
On Sun, 6 Mar 2005 12:15:11 +0100, "CRC" <***@email.it>
wrote:
[CUT]
Post by CRC
e non vedo il motivo
per annoiare IDM con discussioni sulla configurazione elettronica degli
atomi di
C e H di un jeans sotto l'azione di un ossidante...
Mi sembra giusto, solo volevo precisare che a livello microscopico,
almeno così dice il testo dichimica su cui ho studiato, l'equilibrio
si raggiunge quando la velocità della reazione inversa
(ricombinazione) eguaglia la velocità della reazione diretta
(dissociazione), quindi a livello macroscopico non osserviamo nessun
fenomeno (es: cambiamento di pH, variazione di temperatura) ma a
livello microscopico la reazione continua.
Poi, se la reazione di combustione fosse una reazione di equilibrio
perchè non applicarsi su tale equilibrio e ricavare idrocarburi da
acqua e anidride carbonica?
CRC
2005-03-07 15:10:27 UTC
Permalink
Ciao Freearijello, you wrote in message
Post by Freearijello
Mi sembra giusto, solo volevo precisare che a livello microscopico,
almeno così dice il testo dichimica su cui ho studiato, l'equilibrio
si raggiunge quando la velocità della reazione inversa
(ricombinazione) eguaglia la velocità della reazione diretta
(dissociazione), quindi a livello macroscopico non osserviamo nessun
fenomeno (es: cambiamento di pH, variazione di temperatura) ma a
livello microscopico la reazione continua.
Che l'equilibrio sia sempre dinamico siamo d'accordo, ma nel caso della
reazione dell'acido sui vestiti, essendo l'equilibrio irrimediabilmente
spostato verso i prodotti, non è lecito parlare di reazione che procede
all'infinito, ne' a livello microscopico ne' macroscopico (anche perchè
l'equilibrio non si raggiunge).
Post by Freearijello
Poi, se la reazione di combustione fosse una reazione di equilibrio
perchè non applicarsi su tale equilibrio e ricavare idrocarburi da
acqua e anidride carbonica?
Teoricamente non è impossibile, occorre solo molta energia.
Non vedo il motivo per cui è possibile la fusione nucleare e non la
creazione di idrocarburi da H e C...
Credo tu sia figlio di qualche nuovo corso di ingegnieria (quelli del Nuovo
Sistema Didattico, come si divertono a chiamarli), che purtroppo illudono
di aver studiato la chimica con un esame da 25 ore di lezione...
Con il risultato di creare praticoni che sanno poco di tutto... GRAZIE
MIUR!!
Ciao

--
---
CRC
(20, 55 (or 35), BA)
AX 11 TZX & Mito EV 125 full power!! (smontata)

cugino.it
2005-03-03 18:18:45 UTC
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L'acido delle batterie al piombo è solforico ,
la concentrazione va dal 18% batt scarica al 28% batt. carica

occio alla penna,

usa sempre okkiali e indumenti di lana unici resistenti all'acido

Saluti

--------------------------------
Inviato via http://arianna.libero.it/usenet/
piero847
2005-03-03 21:55:22 UTC
Permalink
Post by cugino.it
L'acido delle batterie al piombo è solforico ,
la concentrazione va dal 18% batt scarica al 28% batt. carica
La concetrazione dell'elettrolita in vendita è di 28°Baumè e non esiste un
raffronto con il % ma, considerando che l'a. s. ha un peso specifico ca.
doppio dell'acqua e la massima concentrazione per usi industriali è di
66°Baumè, si può stimare intorno al 14% e tutto ciò si può stimare con il
densimetro che fornisce anche l'indicazione dello stato di carica della
batteria. Attenzione anche a sigarette e simili perchè la batteria emette
idrogeno e può esplodere con proiezione di schegge ed elettrolita. Ciao
piero
Vyger
2005-03-03 23:55:55 UTC
Permalink
Post by Chris
Tutte queste domande perchè vorrei tentare l' anodizzazione di alcuni
particolari in alluminio, e leggendo qualcosa sull' argomento in rete
qualcuno consiglia di usare l' elettrolita delle batterie.
Grazie.
Ti segnalo un link interessante; oltre a spiegare la procedura vendono anche
i materiali necessari, comprese le sostanze chimiche, acido incluso, così
non dovrai maneggiare le batterie.
http://www.focuser.com/atm/anodize/anodize99.html
Però, se posso darti un consiglio spassionato, ti suggerirei di lasciar
perdere; l' anodizzazione è una procedura laboriosa e devi maneggiare
svariate porcherie, comprese sostanze pericolose come l' acido.
Saluti.
Chris
2005-03-05 00:02:47 UTC
Permalink
Post by Chris
Salve a tutti.
Anche se non riguarda una questione motoristica, ho l' esigenza di avere
alcune informazioni circa l' acido delle batterie.
Inanzitutto mi servirebbe sapere in quali proporzioni sono mescolati l'
acido (solforico) e l' acqua; metà e metà o cos' altro?
Ed ancora: avrei l' esigenza di maneggiare il mix acido-acqua e di
conservarlo in recipienti adatti.
Nonostante tutte le cautele con le quali maneggerei questa roba
pericolosa, potrebbe capitare che si versi qualche recipiente. Le mie
paure sono queste: l' acido è sufficientemente diluito da non fare danni
oppure se mi si versa troverò un buco dove si sarà versato l'acido, sul
tipo dell' "effetto Alien" (ho voluto dirlo in modo spiritoso ma il
concetto è quello...).
Dovesse mai venire in contatto con della lamiera...
Insomma, capirete bene che trattandosi di acido solforico ho parecchie
paranoie.
Tutte queste domande perchè vorrei tentare l' anodizzazione di alcuni
particolari in alluminio, e leggendo qualcosa sull' argomento in rete
qualcuno consiglia di usare l' elettrolita delle batterie.
Grazie.
Grazie mille a tutti voi, mi siete stati infinitamente utili.
Comunque ho rinunciato all' anodizzazione, ero già molto dubbioso fin dall'
inizio perchè l' idea di maneggiare gli acidi non mi sorrideva affatto, poi
ho constatato che è anche una cosa complicata ed allora lascio perdere tutto
e mi tengo i pezzi così come sono.
Chris.
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